Minneapolis, omicidio Floyd: la protesta si allarga. Spari da un Suv: morto un ragazzo
Caso Minneapolis, la protesta si allarga dopo l'omicidio di Floyd
Le proteste per l’omicidio dell’afroamericano George Floyd continuano e si allargano in tutta l’America. L’agente di polizia che ha ucciso il 46enne durante un fermo, soffocandolo con il ginocchio premuto sul collo, è stato arrestato e incriminato per omicidio. I disordini tuttavia si estendono a macchia d’olio per la quarta notte consecutiva. Le proteste proseguono nel Minnesota, a Washington, a Louisville, in Kentucky, New York City, Atlanta, Denver, Houston, San Jose e Bakersfield, in California, Chicago, Detroit e altre città.
In California circola un video che mostra come una Toyota nera si sia deliberatamente scagliata contro i dimostranti a Bakersfied, ma non è ancora chiaro se vi siano feriti. A Los Angeles i dimostranti hanno bloccato una delle autostrade cittadine. In molte città, comprese Boston, Fort Wayne e Atlanta, la polizia ha usato i lacrimogeni per disperdere i dimostranti.
A Washington è anche scattato l'allarme alla Casa Bianca quando i dimostranti, che si erano riuniti nei pressi della Pennsylvania Avenue, sono riusciti a superare le transenne del Secret Service e si sono scontrati con la polizia.
Caso Minneapolis, spari da un Suv contro i dimostranti: morto un giovane a Detroid
A Detroit qualcuno all’interno di un Suv ha iniziato a sparare contro i dimostranti. Un giovane di 19 anni è rimasto ucciso. Lo riferisce la portavoce del dipartimento di polizia della città del Michigan secondo cui l'incidente è avvenuto venerdì sera alle 23.30 ora locale nei pressi del distretto di Greektown, dove si sono registrati scontri tra manifestanti e agenti. Il sindaco di detroit, Michael Hancock, ha parlato di "non necessarie, insensate, distruttive" violenze. "Ancora una volta – ha commentato - le violenze di pochi oscurano le legittime richieste di giustizia".