Ristori ter, buoni spesa Covid in arrivo a novembre: come funzionano e requisiti

Il Decreto Ristori ter ha predisposto un nuovo bonus spesa che permette di erogare buoni per le prime necessità.

Buoni spesa Covid, in arrivo con il Ristori ter: come funzionano, requisiti, tempi

Il decreto Ristori ter ha predisposto un nuovo fondo di 400 milioni di euro da destinare ai Comuni, per sostenere le famiglie maggiormente in difficoltà attraverso l’erogazione di buoni spesa e generi di prima necessità, come avvenne durante la prima fase della crisi epidemiologica.
“Per non lasciare indietro nessuno - ha spiegato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri - abbiamo previsto un fondo di 400 milioni di euro da destinare ai Comuni, per sostenere le famiglie maggiormente in difficoltà attraverso l’erogazione di buoni spesa e generi di prima necessità, come avvenne durante la prima fase della pandemia”.

Ristori ter, buoni spesa Covid: come funzionano

Sul piano pratico, si dovrebbe riproporre lo schema già adottato lo scorso aprile per l’erogazione dei buoni spesa da parte del Comune di riferimento. Saranno quindi gli enti territoriali a stabilire le modalità di utilizzo dei buoni spesa e ad individuare chi ne ha diritto. I cittadini dovranno far riferimento alle regole specifiche indicate dal proprio Comune di residenza.

I buoni spesa hanno delle limitazioni. Potranno essere utilizzati unicamente per acquistare prodotti alimentari o di prima necessità e potranno essere spesi unicamente all'interno degli esercizi commerciali individuati da ogni singolo Comune.

Le amministrazioni comunali, in alternativa, potranno decidere di non erogare alcun tipo di bonus spesa, ma potranno decidere di consegnare la spesa a domicilio a quelle famiglie che ne avrebbero diritto.

Buoni spesa Covid, a chi spettano

L’ordinanza citata nella bozza del decreto Ristori ter stabilisce anche a chi spettano i buoni spesa: “L’Ufficio dei servizi sociali di ciascun Comune individua la platea dei beneficiari ed il relativo contributo tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19 e tra quelli in stato di bisogno, per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico”.

Buoni spesa Covid, a quanto ammontano

Nella prima tornata di buoni spesa per l’emergenza Covid 19, gli importi erano diversi da territorio a territorio e probabilmente sarà così anche questa volta.

L’importo dell’aiuto può variare da un minimo di 300 euro a un massimo di 500 euro, a seconda del tipo e dei componenti che fanno parte del nucleo familiare. Ad esempio a Roma potevano arrivare fino a 500 euro per le famiglie composte da 5 o più persone. Erano previste tre fasce in base alla composizione del nucleo familiare.

Buoni spesa Covid, quando arrivano

Il presidente della Commissione Politiche Ue del Senato, Dario Stefàno, che aveva proprio nei giorni scorsi richiamato l'attenzione del governo chiedendo con forza la riprogrammazione di questa misura, per quanto riguarda la tempistica ha affermato: "Tra 7 giorni, i Comuni potranno distribuire questi aiuti alle famiglie e a quanti si trovano in difficoltà in ragione della pandemia. Continuiamo a onorare l'impegno morale di non lasciare nessuno da solo”.