Il ruolo chiave del sistema assicurativo nel rilancio del paese, al via Insurance summit Il Sole 24 ore. Quale sarà il futuro delle assicurazioni? Opportunità e sfide del settore assicurativo verso la 'new reality' post pandemia

Carola Desimio

La nuova era dell'Insurance nella prospettiva di un 2021 estremamente sfidante

Il settore assicurativo tra cambiamento e reinvenzione, Fabio Tamburini (Il Sole 24 ore): "Costruire il futuro fronteggiando le nuove sfide imposte dalla pandemia"

E' Fabio Tamburini,  Direttore Il Sole 24 ore, ad aprire il 22° Insurance Summit organizzato da Il Sole 24 ore. Un discorso di apertura estremamente lucido e analitico quello del Direttore Tamburini che ha messo l'accento sul contesto sempre più sfidante in cui si trova oggi il mondo del sistema assicurativo. “La pandemia ha funzionato da straordinario acceleratore degli eventi - afferma il Direttore - e ha avuto impatti diversi da settore a settore. Per quanto riguarda il mondo assicurativo, in alcune circostanze l' emergenza sanitaria ha avuto qualche risposta positiva mentre in altre è stata significativamente negativa. Il ramo vita, rispetto al ramo danni che ha risposto in maniera positiva, ha storia diversa. Ciò che emerge dai dati è una grande insicurezza, c'è una grande liquidità sui conti degli italiani in questo momento, dati emersi attestano oltre 1700 miliardi sui conti bancari. Liquidità che resta ferma per timore e viene conservata. E' difficile rendersi conto che va costruito non solo il domani ma anche il futuro". "Sono essenzialmente due le variabili da considerare: lo scenario dei tassi di interesse sempre più bassi, che rappresenta una variabile rilevante nella gestione delle compagnie assicurative e costituisce una complicazione non banale. Allo stesso tempo, bisogna fare i conti con le regole che imbrigliano le scelte di investimenti. La realtà del mondo assicurativo è estremamente complicata in questo momento e bisognerà vincere le numerose sfide che le compagnie assicurative si trovano di fronte” , conclude Tamburini.

Marco Sesana (Generali): "Il 2021 sarà estremamente sfidante. La pandemia continuerà a far sentire i suoi effetti sull'economia "

Marco Sesana, Country Manager e Ceo Generali Italia e Global Business Lines, durante il suo intervento ha affermato: "La pandemia ha radicalmente cambiato i paradigmi delle attività in corso. È stata ed è ancora una sfida molto importante che abbiamo colto in modo efficace perché ci siamo immediatamente proiettati verso la risoluzione dei problemi non come azienda ma come ecosistema. Nei primi giorni, la nostra unica preoccupazione è stata la salute delle persone. Due anni fa avevamo zero polizze in digitale e all'inizio di questo anno erano già il 70% (100% della produzione sottoscrivibile da remoto e il 70% è stato effettivamente sottoscritto in forma digitale). Abbiamo agito in modo sistemico e abbiamo creato un fondo ad hoc per la sanità. La nostra priorità è dunque stata la sanità ma abbiamo anche tenuto conto della sicurezza economica dando agli stakeholder protezione e aiuto nel quotidiano. La crisi ha sicuramente cambiato il modo di porsi dell'azienda sia verso l'interno sia verso l'esterno".

"E' in aumento il desiderio di protezione e la sensibilità nelle persone rispetto al prodotto assicurativo di assistenza. Questa esigenza viene manifestata nell'ambito della prevalente interazione con i clienti, quella digitale. Per noi, risulta fondamentale nell'ambito della digitalizzazione il tema dell'investimento e della ricerca dal momento che diamo priorità a comprensione e soddisfazione dei bisogni. Il punto di sviluppo per i prossimi mesi sarà il data management attraverso cui riusciamo a soddisfare il cliente. Inoltre, è per noi fondamentale il ruolo del consulente dal momento che ci permette di arrivare al cliente. La consulenza è fondamentale poiché finalizzata alla comprensione del prodotto assicurativo".

"La prospettiva per l'anno 2021 - conclude Sesana - continua ad essere molto sfidante. Occorrerà focalizzazione. Entreremo in una fase diversa perché la pandemia continuerà a condizionare il punto di vista economico e sentiremo i suoi effetti ancora per un bel po'. Industrialmente sarà un anno complicato".

Scaroni (Generali): "Confermato target per 2021 perché la compagnia è solida e forte. Dunque guardiamo con ottimismo al futuro ma ci sono fattori macroeconomici da non dimenticare"

“La pandemia ha creato presupposti per trasformazione in campo digitale" ha invece affermato Bruno Scaroni, Group Strategy & Business Accelerator Director Assicurazioni Generali. "Questo rappresenta un vantaggio sia per cliente che per distributore. Necessità di un legame con le reti più forte basato su condivisione dei dati e strumenti digitali. Generali era già partita con investimenti in digitale quindi ci siamo trovati con qualcosa che avevamo già in cantiere che abbiamo dovuto solo accelerare. Sotto il profilo sociale umanitario Generali ha donato 100 mln di euro per fondi covid sperando di alleviare le sofferenze dei propri clienti". "Sicuramente credo che questo nuovo modo di interagire con clienti non possa prescindere da advisory, la consulenza che l'intermediario può fornire è insostituibile perché non tutti i prodotti assicurativi sono semplici e necessitano di consulenza e spiegazioni".

"Mi occupo di strategia e quindi non posso che sostenere la partnership con Cattolica. Confermato target per 2021 perché compagnia è solida e forte. Dunque guardiamo con ottimismo al futuro ma ci sono fattori macroeconomici da non dimenticare"

Campora (Allianz): "Sviluppare in Italia un sistema sanitario misto dove il cittadino sceglie in maniera irreversibile tra pubblico e privato. Non siamo interessati a creare prodotti sostitutivi al sistema sanitario nazionale"

"Il fiume di denaro depositato sui conti correnti degli italiani è certamente una scelta razionale in questo momento", afferma invece Giacomo Campora, Amministratore Delegato e Direttore Generale Allianz S.p.A. "Il consumo di capitale di solvency è una strategia possibile che tuttavia noi non perseguiamo. Esistono prospettive di investimento secondo me già adesso perché ci si può trovare finalmente un grande numero di titoli sottovalutati rispetto al loro potenziale intrinseco. Il coronavirus è una malattia certamente fastidiosa che tuttavia sta dando enormi problemi rispetto al reale impatto".

"Abbiamo una visione molto positiva del Sistema Sanitario italiano - prosegue Campora - e ricordiamo che fino allo scorso anno l'Italia, insieme a Giappone e Spagna, aveva l'indice migliore in termini di sanità pubblica e insieme al Giappone vantava di essere uno dei paesi più longevi al mondo. La pandemia ha avuto un impatto devastante in Italia anche perché abbiamo una popolazione molto longeva. Il sistema sanitario nazionale è stato particolarmente all'altezza se lo compariamo al sistema degli Stati Uniti per esempio".

"In Italia sarebbe interessante sviluppare un sistema misto in cui ai cittadini che entrano sul mondo del lavoro viene richiesto di fare una scelta non reversibile tra sistema pubblico e privato. In questo modo si potrebbe sviluppare un sistema un sistema integrativo a quello pubblico. Allianz non è interessata a creare prodotti sostitutivi al sistema nazionale italiano, non crediamo sia la strada giusta. Punteremo alla creazione di prodotti che possano essere comprati a cifre ragionevoli e possano integrare la copertura nazionale ma non puntiamo a sostituire il sistema sanitario nazionale".

"Il 2021 sarà un anno molto difficile dal punto di vista della gestione della clientela e meno difficile dal punto di vista dei sinistri poiché le assicurazioni beneficiano dalla poca mobilità dal momento che abbassa il numero dei sinistri. Dunque – conclude Campora – anno industrialmente complicato con qualche luce dalla parte della gestione dei sinistri e molte ombre sulla forza lavoro e sulle reti agenziali".

Matteo Laterza (UnipolSai): "Prematuro dare giudizi sull'effetto della pandemia. Necessario osservare i comportamenti dei cittadini nella mobilità"

Matteo Laterza, Direttore Generale UnipolSai Assicurazioni afferma: "L'impatto della pandemia non ha tanto modificato e stravolto alcuni parametri della strategia del gruppo Unipol quanto ne ha accelerato alcuni elementi come la digitalizzazione. Siamo molto presenti sul ramo auto e salute ed nonostante entrambi i lati abbiano beneficiato nel breve periodo, mi sembra prematuro dare un giudizio sugli effetti della pandemia. Bisogna prima osservare il cambiamento dei cittadini in quanto mobilità che potrebbe anche portare all'aumento del traffico automobilistico".

"Da molto tempo investiamo sulla digitalizzazione e sull'adeguamento tecnologico su cui basiamo la nostra strategia: investimenti in infrastrutture tecnologiche e pagamenti digitali. La strategia del gruppo è basata su tutto l' ecosistema della mobilità con l'obiettivo di vendere prodotti e servizi adiacenti al ramo assicurativo auto allargando così la posizione commerciale che caratterizza il nostro gruppo e trasformando il nostro prodotto che vive attraverso servizi aggiuntivi e integrativi, un'assicurazione viva che migliora e personalizza l'esperienza del cliente.

"Molto difficile prevedere come sarà il 2021. Sicuramente i mercati finanziari oggi hanno esito favorevole ma è necessario del tempo. Bisogna considerare che, anche se il vaccino è in fase di sperimentazione, non esiste oggi una cura per il coronavirus. Sicuramente la prima fase del 2021 sarà caratterizzata da misure di attenzione alla circolazione del virus".

"Abbiamo 4 milioni di auto con scatola nera inserita e questo ci consente di monitorare la sinistralità e i rischi ad essa legati. L'utilizzo della scatola nera è uno strumento di cui beneficia anche il cliente, soprattutto nel momento in cui in seguito ad un sinistro la persona non è in grado di segnalare l'incidente e grazie alla scatola nera avviene un soccorso automatico che consente di risolvere situazioni molto complicate. Disporre di una scatola nera consente di attivare apertura del sinistro e avere capacità di prevedere e fare diagnostica sul sinistro".

"Disponiamo di molti dati che utilizziamo per offrire una tariffazione più mirata e sofisticata che ci consente di migliorare e beneficiare il cliente. Disporre di dati e informazioni ci consente di migliorare anche il nostro processo liquidativo, migliorare la redditività tecnica e investire parte di questa in competitività tariffaria" conclude Laterza.

Colombo (Intesa Sanpaolo): "In arrivo vaccino e Recovery Fund, elementi che possono rendere la prospettiva di investimento completamente diversa"

"La situazione deve essere vista e considerata nella sua contingenza - afferma Alberto Andrea Colombo, Chief Financial Officer Intesa Sanpaolo Vita - e il fatto che gli italiani abbiamo molta liquidità sui conti correnti è assolutamente razionale. Tuttavia, è ragionevole attendersi che questo comportamento possa evolversi. Inoltre, dobbiamo anche considerare che siamo in una situazione in cui il vaccino dovrebbe arrivare a breve come anche il recovery fund. Questi sono due elementi imprescindibili che renderebbero la prospettiva di investimento completamente diversa. Credo che se si verificheranno queste condizioni, la situazione dovrebbe tramutarsi in azione e noi saremo pronti a coprire le esigenze della clientela".

"Con l'acquisizione di RBM abbiamo inglobato un player specializzato e contiamo di valorizzare questo investimento sul complesso dei clienti Intesa Sanpaolo. Inseriremo garanzie per la salute nell'ambito del prodotto modulare che viene venduto e tali garanzie avranno al loro interno un'ampia gamma di scelte. Riteniamo di poter venire incontro a offerte differenziate. Il pilastro sanitario pubblico è di ottima qualità noi puntiamo a realizzare qualcosa di simile a quanto si sta realizzando nel campo previdenziale. Attraverso un player specializzato e considerata la nostra forza di vendita riteniamo di poter svolgere in ultima istanza un'importante ruolo sociale".

Ferraresi (Cattolica): "Il futuro del mondo delle assicurazioni sarà determinato dal comportamento della clientela. Mettiamo al centro la persona"

Carlo Ferraresi, CEO and General Manager Cattolica Assicurazioni afferma: "E' chiaro che il contesto è pesante, siamo passati dal rischio sanitario a quello socio economico. Non sappiamo quanto tempo e quali impatti ancora avrà. Abbiamo percepito esigenze di copertura soprattutto legati all'ambito della salute che poi si sposta alla casa che ormai è anche il posto di lavoro e il posto in cui si va a scuola. Noi come cooperativa abbiamo messo a disposizione dei nostri assicurati offerte in ambito salute, inoltre abbiamo lanciato un nuovo prodotto cyber per contrastare attacchi e furti di dati. Abbiamo dato la possibilità ai nostri clienti di avere servizi estremamente innovativi in ambito di servizi digitali. Ricordo ancora la possibilità per i nostri assicurati di avere un voucher che si può spendere al rinnovo della polizza auto, questo anche per andare a ridurre il gap di sottoassicurazione in Italia. Sicuramente è un nuovo modo di interagire tra clientela e compagnie che adesso è digitale. Abbiamo tutti i processi transazionali a distanza”. "Mettiamo la persona al centro e questo deriva dal nostro essere cooperativa. Del resto abbiamo visto quanto sia importante essere parte di una comunità che funziona. Il futuro del mondo delle assicurazioni è andare incontro alle esigenze della clientela".

"La partnership di Cattolica con Generali è stata siglata a giugno e si basa su collaborazione industriale, aumento di capitale, evoluzione del modello di governance. Questi sono i nostri pilastri che lavorano in sinergia. In questo momento Generali ha il 24,4% di cattolica che continuerà ad essere una cooperativa fino al primo aprile. Ritengo fondamentale ai fini del successo la velocità di innovazione. Noi con Generali mettiamo a fattor comune risorse, investimenti ed esperienza" conclude Ferraresi.