Buste paga aumento: quando e di quanto, chi guadagnerà di più. NOVITA’ 2021

La manovra 2021 prevede il taglio del cuneo fiscale per la fascia di reddito tra 28 e 40mila euro. Vediamo tutte le novità e chi guadagnerà di più. BUSTA PAGA AUMENTO 2021 NOVITA'

Buste paga 2021: aumento di quanto?

La manovra per il 2021 promette buste paga più pesanti ai lavoratori dipendenti del settore privato, grazie al taglio del cuneo fiscale.

Di quanto sarà l’aumento? Dipende dal contratto nazionale di categoria e dall’inquadramento, ma si calcola un beneficio compreso tra l’1% ed il 4,7% annuo.

Il Governo negli ultimi mesi, come ha evidenziato Il Sole24Ore, ha messo in atto una serie di interventi: già l’estate scorsa ha sostituito da luglio il bonus Renzi da 80 euro con il bonus Lavoro da 100 euro al mese per chi ha un reddito inferiore a 28mila euro l’anno. E' stato poi introdotto l’intervento per coloro i quali rientrano nella fascia da 28mila a 40mila euro, ai quali veniva riconosciuto un beneficio simile per il secondo semestre del 2020, che si riduceva progressivamente con l’aumentare del reddito.

In poche parole con queste modifiche un impiegato dell’industria, che guadagna per esempio 34mila euro, avrà nel 2021 un aumento in busta paga di circa 1.100 euro, cioè più o meno 92 euro al mese. Nel settore edile, invece, l’aumento è notevolmente più basso, si prevede per l’operaio come per l’impiegato un aumento di circa 20 euro al mese.

Buste paga, aumento: chi ne ha diritto, requisiti

Al beneficio potranno avere accesso:

  • lavoratori dipendenti o assimilati;
  • lavoratori soci delle cooperative;
  • titolari di reddito da borse di studio o da assegno, premio o sussidio per motivi di studio o di addestramento professionale;
  • collaboratori con co.co.co.;
  • sacerdoti;
  • titolari di pensioni di previdenza complementare;
  • titolari di partita Iva in forma autonoma o di impresa.

E’ importante ricordare che in ogni caso è un requisito fondamentale avere un’imposta lorda superiore alle detrazioni di lavoro: ciò significa che non avranno diritto al beneficio gli incapienti. Il trattamento viene riconosciuto direttamente dal sostituto d’imposta.