Saipem: in nove mesi ordini per 5,3 mld con un piano di investimento di 242 mln
Ricavi9 mesi a 5,38 mld (-20%), perdita netta tocca 1 mld
In uno scenario che risulta ancora particolarmente complesso a causa della pandemia, i ricavi e il margine EBITDA adjusted, in tendenziale miglioramento nel terzo trimestre, e la prosecuzione delle attività sui progetti dimostrano la resilienza della società al contesto. La struttura finanziaria si conferma robusta ed equilibrata, con liquidità in aumento rispetto a fine giugno. Il solido portafoglio ordini di oltre 24 miliardi di euro, rafforzato da recenti iniziative di de-risking concordate con i clienti, consente un buon livello di visibilità oltre il 2020. In crescita consistente le opportunità commerciali.
Covid-19, Saipem: risultati terzo trimestre e primi nove mesi 2020
Saipem ha confermato in questi difficili mesi di avere una organizzazione adeguatamente strutturata per gestire l’attuale situazione emergenziale, coordinando oltre 50 presidi e adottando adeguati protocolli sanitari, estendendo il programma di lavoro da remoto a tutti i dipendenti, dialogando con clienti e fornitori per assicurare il prosieguo delle attività dei progetti, pur nei limiti imposti dal distanziamento sociale e dalle restrizioni alla mobilità. Garantire la salute delle persone rimane la nostra priorità massima.
Nel corso del terzo trimestre si è registrato un aumento dei costi direttamente imputabili al Covid-19 che nei nove mesi ammontano a circa 99 milioni di euro connessi, tra l’altro, all'acquisto di dispositivi e apparecchiature di protezione individuale aggiuntive rispetto ai requisiti standard, alla sanificazione delle aree di lavoro, ai costi specifici di stand-by connessi alla sospensione di attività operative da parte delle autorità, di organizzazione voli charter per il rimpatrio del personale e la gestione delle turnazioni.
A fronte di una popolazione di circa 34.000 dipendenti, la percentuale di persone Saipem ad oggi risultate
positive al Covid-19 è stata complessivamente intorno al 5%, il 9% dei quali ancora contagiata e sotto costante monitoraggio da parte dell’azienda.
L’amministratore delegato, Stefano Cao, ha commentato: “In un contesto economico generale ancora fortemente condizionato dall’emergenza pandemica, Saipem ha assicurato ai propri clienti la sostanziale continuità delle attività operative in tutti i cantieri progettuali nella massima attenzione alla salute delle persone e nel rispetto delle regole sanitarie imposte a livello mondiale. La performance operativa del terzo trimestre, in miglioramento rispetto al precedente, dimostra la capacità di reazione e adattamento dell’azienda. Il cospicuo e diversificato backlog e la consistente liquidità rappresentano un affidabile ancoraggio per consentirci di essere protagonisti nei nuovi settori di mercato aperti dalla rivoluzione verde e dalla digitalizzazione quali la decarbonizzazione, i sistemi integrati di produzione di energia e le infrastrutture per la mobilità sostenibile già oggetto, peraltro, delle nostre proposte progettuali presentate a livello nazionale nell’ambito della strategia dell’European Green Deal.”
Pur essendo l’anno in corso ancora fortemente condizionato dagli impatti dell’epidemia da Covid-19 sui mercati di riferimento, si prevedono per il secondo semestre volumi di ricavi ed EBITDA adjusted sostanzialmente in linea con il primo semestre. In tale contesto, sono confermate le iniziative di efficienza sui costi di struttura ed operativi del 2020. La riprogrammazione di investimenti tecnici consente il contenimento della relativa spesa sotto i 400 milioni di euro. In una prospettiva di più lungo termine, il portafoglio ordini rafforzato e diversificato assicura un buon livello di visibilità oltre l’anno in corso.
Questo scenario di business non tiene in considerazione un ulteriore e possibile deterioramento del contesto a causa dell’intensificarsi dell’epidemia da Covid–19.
Nei primi nove mesi, i ricavi ammontano a 5.380 milioni di euro (6.748 nei primi nove mesi del 2019) e l’EBITDA adjusted ammonta a 491 milioni di euro (899 milioni di euro nei primi nove mesi del 2019): entrambi gli indicatori, per tutte le divisioni, registrano risultati impattati dal rallentamento dei progetti a causa degli effetti della pandemia e dallo slittamento di alcune attività concordato con i clienti. Il risultato netto adjusted registra una perdita di 210 milioni di euro (utile di 91 milioni di euro nei primi nove mesi del 2019). La variazione negativa registrata nel risultato operativo adjusted, 415 milioni di euro, è in parte compensata dal significativo miglioramento del saldo della gestione delle partecipazioni e della gestione finanziaria, nonché dal minore risultato di terzi. Il risultato netto registra una perdita di 1.016 milioni di euro (utile di 44 milioni di euro nei primi nove mesi del 2019).