Bce, stima Pil Eurozona: nel terzo trim +8,4%. 'Italia ha usato meno garanzie pubbliche su prestiti'
Bce, stima Pil Eurozona: nel terzo trimestre +8,4%
"Forte, anche se non completo, recupero dell'economia, sostanzialmente in linea con quanto ci si attendeva, benché il livello dell'attività rimanga ben al di sotto dei livelli antecedenti la pandemia di coronavirus". E' quanto scrive la Bce nel bollettino mensile. "Permane la necessità di un ampio grado di stimolo monetario - precisa - per sostenere la ripresa economica". La Bce prevede nel terzo trimestre una ripresa dell'attività nell'area dell' euro dell'8,4%.
Bce: 'Italia ha usato meno garanzie pubbliche su prestiti'
"L’uso delle garanzie pubbliche sui prestiti - scrive ancora la Bce - è variato da paese a paese, con un utilizzo più corposo in Spagna e in Francia, mentre importi inferiori sono stati utilizzati in Italia e in Germania. A partire dall’attuazione dei programmi in aprile le imprese hanno ottenuto circa 120 miliardi di euro di prestiti garantiti in Francia e circa 100 miliardi in Spagna. Rispetto all’indebitamento lordo delle società non finanziarie, il tasso di utilizzo è stato più elevato in Spagna (circa l’11% dell’indebitamento lordo), e quindi in Francia (con il 5% circa dell’indebitamento lordo). Per contro, l’utilizzo è stato più moderato in Italia (attorno a 55 miliardi di euro, pari a circa il 4% dell’indebitamento lordo) e in Germania (circa 45 miliardi di euro, corrispondenti all’incirca al 2% dell’indebitamento lordo)".
"In Italia - spiega ancora la Bce - lo scarso ricorso finora riscontrato riflette principalmente le difficoltà operative inizialmente presenti dal lato dell’offerta. Tale situazione si è gradualmente risolta e a luglio e agosto l’erogazione mensile di queste tipologie di prestiti è stata più elevata in Italia che negli altri paesi".
Bce: 'Crisi pandemia è stata triplice shock per economia'
"La crisi legata al Covid - si legge nel bollettino della Bce - ha rappresentato un triplice shock per l'economia mondiale. A differenza delle crisi passate, questa crisi ha colpito in modo particolarmente grave i consumi privati nel primo semestre del 2020. In prospettiva, se è probabile che gli effetti negativi delle misure di contenimento verranno meno e che la produzione mondiale registrerà un graduale recupero, la perdurante incertezza circa le prospettive economico-sanitarie continuerà a gravare sui consumi, frenando così una ripresa più vigorosa dell'attività economica".
Bce: 'Euro si è apprezzato in modo sostenuto sul dollaro'
"Sui mercati dei cambi l’euro si è apprezzato in misura relativamente sostenuta su base ponderata per l’interscambio e rispetto al dollaro statunitense", si legge nell'ultimo bollettino mensile della Bce. "In particolare, l'euro si è fortemente apprezzato sul dollaro statunitense (del 4,6 per cento), riflettendo un generalizzato indebolimento del dollaro a fronte di un miglioramento della propensione al rischio nel contesto della ripresa mondiale in atto. L'euro si è rafforzato anche nei confronti dello yen giapponese (del 2,1 per cento), della sterlina britannica (dell'1,7 per cento) e del renminbi cinese (dello 0,6 per cento) e si è fortemente apprezzato nei confronti delle valute della maggior parte delle principali economie emergenti, in particolare il rublo russo, la lira turca e il real brasiliano".
Bce: 'Misure bilancio straordinarie siano temporanee'
"Un orientamento di bilancio ambizioso e coordinato - prosegue il bollettino della Bce - rimane essenziale alla luce della forte contrazione dell’economia dell’area dell’euro, anche se le misure adottate dovrebbero essere mirate e temporanee. Le misure di bilancio di ampia portata adottate nel corso del 2020 hanno condotto a un corrispondente peggioramento del saldo primario corretto per gli effetti del ciclo, il quale si aggiunge a una componente ciclica negativa che rispecchia il deterioramento della situazione macroeconomica. Ci si attende che il successivo miglioramento sia trainato dalla graduale revoca delle misure di emergenza e da un miglioramento della situazione congiunturale".
"Sia il pacchetto sulle tre reti di sicurezza da 540 miliardi di euro approvato dal Consiglio europeo - si legge ancora nel rapporto - sia il pacchetto Next Generation EU della Commissione europea, che con la sua dotazione di 750 miliardi di euro potrà sostenere in modo significativo le regioni e i settori maggiormente colpiti dalla pandemia, sono accolti con grande favore. La pandemia di coronavirus continua ad avere un impatto straordinariamente ampio sulle finanze pubbliche dell’area dell’euro. Il costo di bilancio delle misure di contenimento è stato molto elevato per tutti i paesi dell’area dell’euro, anche se l’onere e la capacità di risposta variano da un paese all’altro. Secondo le proiezioni, il disavanzo di bilancio delle amministrazioni pubbliche dell’area dell’euro dovrebbe aumentare in modo significativo per effetto del rallentamento economico e del considerevole sostegno di bilancio, raggiungendo l’8,8 per cento del Pil nel 2020, rispetto allo 0,6 per cento del 2019. Il rapporto disavanzo/Pil dovrebbe scendere al 4,9 per cento del Pil nel 2021 e al 3,6 per cento nel 2022".
Bce: 'Pronti ad adeguare tutti gli strumenti a disposizione'
"Il Consiglio direttivo rimane pronto ad adeguare tutti gli strumenti a sua disposizione, ove opportuno - spiega la Bce - per assicurare che l’inflazione continui ad avvicinarsi stabilmente all’obiettivo, in linea con il suo impegno ad adottare un approccio simmetrico. Nell’attuale contesto di elevata incertezza, il Consiglio direttivo valuterà con attenzione le nuove informazioni, compreso l’andamento del tasso di cambio in relazione alle sue implicazioni per le prospettive di inflazione a medio termine. Le misure di politica monetaria che il Consiglio direttivo ha adottato dall’inizio di marzo forniscono un contributo essenziale per sostenere la ripresa dell’economia dell’area dell’euro e salvaguardare la stabilità dei prezzi nel medio termine. In particolare, esse sostengono le condizioni di liquidità e di finanziamento".
Bce: 'Permane necessità ampio grado stimoli monetari'
"Permane la necessità di un ampio grado di stimolo monetario - si legge nell'ultimo bollettino mensile della Bce - per sostenere la ripresa economica e salvaguardare la stabilità dei prezzi nel medio termine. Pertanto, nella riunione del 10 settembre 2020 il Consiglio direttivo ha deciso di riconfermare l’orientamento accomodante della sua politica monetaria".