Autostrade, Atlantia-Cdp verso accordo. Valutazione 11 miliardi

Cdp e Atlantia verso la svolta. L'intesa potrebbe essere imminente. E' previsto per la giornata di oggi un incontro tra i due ad, Palermo e Bertazzo. Le voci di un accordo in arrivo fanno volare il titolo Atlantia in Borsa. Dopo i primi scambi le azioni della holding che controlla Autostrade salgono di circa l'8% a 14,55 euro. Domani il cda di Atlantia esaminerà il dossier che sarà anche al centro di un'audizione del ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, presso la commissione di vigilanza sulla Cdp in Parlamento.

Secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, la famiglia Benetton starebbe lavorando con il governo per una soluzione in due tappe. Come riferisce La Repubblica, il punto di arrivo, come era stato concordato in luglio, prevede che Edizione, attraverso la sua controllata (al 30%) Atlantia, si sganci da Aspi, titolare della concessione su Autostrade, e questa trovi una nuova sistemazione, con l’ingresso con una quota importante di Cdp. Il percorso in due tappe prevede – secondo la ricostruzione di Bloomberg - che una quota pari al 70% di Aspi venga scorporata da Atlantia (attualmente all’88%).

La nuova società sarebbe a questo punto oggetto di un aumento di capitale da sei miliardi - scrive ancora Repubblica - riservato all’ingresso di Cdp e di altri investitori. I mezzi freschi in entrata nella società sarebbero poi usati - per quattro miliardi - per pagare una parte di debito di Autostrade e il resto per comprare il rimanente 18% che Atlantia ha ancora nella società, post spin off. L’operazione comporta una valutazione iniziale di Aspi pari a 11 miliardi di euro e dovrebbe essere completata nella primavera del 2021. Lo schema ha il vantaggio di non penalizzare la quota del 12% di Aspi controllata da Allianz e dai cinesi di Silk road, uno degli ostacoli all’individuazione di una soluzione per portare al ridimensionamento di Benetton in Atlantia senza danneggiare troppo gli altri soci.