Cdp, nel semestre utile netto a € 1,3 mld

CDP SpA ha archiviato il primo semestre dell'anno registrando un utile netto pari a oltre 1,3 miliardi di euro (in leggera flessione rispetto agli 1,5 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente) con un margine di intermediazione che si attesta a 1,9 miliardi di euro, sostanzialmente in linea con il risultato del primo semestre 2019.

Al 30 giugno 2020, il totale attivo risulta pari a 412 miliardi di euro, in aumento rispetto a fine 2019 (386 miliardi), ed è costituito principalmente da disponibilità liquide e altri impieghi di tesoreria per 184 miliardi di euro, crediti verso clientela e banche per 104 miliardi, titoli di debito per 78 miliardi e partecipazioni e fondi per 35 miliardi.

Nel periodo, la raccolta complessiva della Capogruppo di Cassa Depositi e Prestiti risulta pari a 382 miliardi di euro, in crescita rispetto al 31 dicembre 2019 (356 miliardi). La raccolta postale, in particolare, supera i 271 miliardi di euro (265 miliardi a fine 2019) grazie alla performance della raccolta netta di CDP, anche riconducibile al lancio di nuovi prodotti e all’attivazione di nuovi servizi digitali, che hanno contribuito ad una significativa crescita delle vendite sul canale online (+85% rispetto al primo semestre 2019).

Nel corso dei primi sei mesi dell’anno sono inoltre proseguite le iniziative di CDP nell’ambito della raccolta sostenibile, attraverso 2 nuove emissioni Environmental, Social, Governance (ESG), in particolare il Social Housing Bond da 750 milioni di euro e il Covid-19 Social Response Bond da 1 miliardo.

Il patrimonio netto della Capogruppo è pari a 24 miliardi (contro i 25 al 31 dicembre 2019).

I risultati semestrali del Gruppo CDP

Per quanto riguarda il Gruppo CDP, è stato consuntivato un utile di periodo ante imposte pari a 0,8 miliardi di euro (in flessione rispetto ai 1,1 miliardi nello stesso periodo del 2019). Includendo il residuo perimetro, il Gruppo ha registrato un risultato netto consolidato di periodo negativo per 0,7 miliardi di euro (a fronte di un utile di 2,2 miliardi relativo al primo semestre 2019). La variazione, pari a -2,9 miliardi di euro, è principalmente dovuta all’effetto della valutazione a patrimonio netto di Eni (-2,3 miliardi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) che ha consuntivato nel semestre una perdita netta di 7,34 miliardi di euro. La perdita del periodo di pertinenza della Capogruppo è pari a -1,4 miliardi di euro.

Al 30 giugno 2020, il totale attivo risulta pari a oltre 474 miliardi di euro, rispetto ai 449 miliardi di dicembre 2019. In particolare, le disponibilità liquide ammontano a 182 miliardi (171 al 31 dicembre 2019), i crediti verso clientela e banche si attestano a 113 miliardi (106 miliardi al 31 dicembre 2019), i titoli di debito raggiungono i 91 miliardi (85 miliardi al 31 dicembre 2019) e le partecipazioni si attestano a oltre 16 miliardi (19 miliardi al 31 dicembre 2019).

Il patrimonio netto consolidatosi attesta a 32 miliardi di euro, di cui 19 relativi al patrimonio netto di Gruppo.