Coronavirus abbatte il Pil: “Cigno nero”. Def, scostamento di 55 miliardi

Il Coronavirus, abbatte il Pil. Def, scostamento di 55 miliardi

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Def. “Se non si fosse materializzato il cigno nero della crisi epidemica, l'economia italiana avrebbe potuto registrare un ritmo di crescita in graduale miglioramento nell'anno in corso. Tale ripresa – si legge nella bozza al Documento di economia e finanza - avrebbe condotto ad una modesta espansione nel primo trimestre dell'anno, rendendo raggiungibile la previsione di crescita annua dello 0,6 per cento formulata nella Nadef di settembre 2019”.

Per quanto riguarda il rapporto debito/Pil, il comunicato stampa del Cdm ha precisato: “I principi generali della strategia di rientro saranno, oltre al conseguimento di un adeguato surplus di bilancio primario,  il rilancio degli investimenti, pubblici e privati, grazie anche alla semplificazione delle procedure amministrative, il contrasto all'evasione fiscale, la riforma del sistema fiscale, improntata alla semplificazione, all'equità e alla tutela ambientale, la revisione e la riqualificazione della spesa pubblica”.

Con la relazione sullo scostamento di bilancio il governo ha chiesto l’autorizzazione al ricorso all'indebitamento per gli anni che vanno dal 2020 al 2032. Precisamente per l'anno 2020 di 55 miliardi di euro, 24,85 miliardi di euro nel 2021, 32,75 miliardi di euro nel 2022, 33,05 miliardi nel 2023, 33,15 miliardi di euro nel 2024, 33,25 miliardi di euro dal 2025 al 2031 e 29,2 miliardi di euro dal 2032.