04 Dicembre 2020
Ormai viviamo in ''uno Stato fascista che impone 'sregole' contro la cultura. E' qualcosa di intollerabile! E' insopportabile solo leggere il testo di quei bacucchi del Tar, è disgustoso. Farò ricorso al Consiglio di Stato''. Così all'Adnkronos Vittorio Sgarbi commentando la sentenza del Tar del Lazio che ha respinto il ricorso promosso dal Codacons e da Sgarbi che chiedeva la riapertura "delle mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura''.
''Trovo inaudito che uno Stato debba dare dimostrazioni continue di una totale indifferenza per i valori della cultura -sottolinea- E' una cosa scandalosa: dal presidente del Consiglio, al ministro della Cultura al Tar tutti uniti per dire ''chissene frega, aspettiamo'', per misure di sicurezza che non hanno alcuna logica e alcun fondamento. Mi vergogno di vivere in un paese del genere -incalza Sgarbi- è gentaglia che va presa a calci nel c..! Ormai viviamo in un'Italia marginale dove i musei sono lì per ridere perché non contano niente. Evidentemente anche il Tar è diventato un tribunale politico'', conclude.
(di Alisa Toaff)
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