Venezia, Mose attivo dopo le polemiche di ieri
Mose alzato ad una previsioni di 122 cm di acqua, inferiore al limite prestabilito di 130 cm. Questo in seguito al repentino cambiamento delle previsioni di ieri.
Venezia, Mose attivo dopo le polemiche di ieri
Il sistema Mose è attivo. Le 78 paratie alle tre bocche di porto (Lido, Alberoni e Chioggia) sono state alzate nella notte per una previsione di marea di 123 cm sul medio mare intorno alle 9,30.
Il Mose viene attivato solitamente per previsioni intorno ai 130 cm. Tuttavia dopo l'improvvisa marea di ieri che ha raggiunto i 138 cm rispetto a una previsione iniziale di 122 cm, è stato alzato comunque.
Maltempo a Venezia, bufera sul Mose non attivato: città sott'acqua
Scoppia una nuova polemica sul Mose. L'improvviso maltempo fa alzare la marea, le paratoie non vengono alzate e Venezia è di nuovo sotto l'acqua. E' quanto accaduto ieri a causa di un cambio improvviso delle previsioni sulle maree.
Mentre inizialmente l'acqua alta aveva toccato i 122 centimetri, nel primo pomeriggio il Centro maree del Comune ha aggiornato le previsioni al rialzo parlando di un innalzamento dell'acqua a 145 cm come massimo. Punta che si sarebbe toccata verso le 16.40.
A causa delle prime previsioni tuttavia, il sistema del Mose non è stato attivato. La sua entrata in funzione avviene infatti a 130 centimetri.
"La situazione è terribile, siamo sotto l'acqua in maniera drammatica", ha dichiarato Carlo Alberto Tessein, procuratore della Basilica di San Marco. "Il nartece è completamente allagato - ha spiegato - e se il livello sale ancora andranno sotto anche le cappelle interne".
"Perché oggi il Mose non è stato azionato? - ha chiesto Cinzia Zincone, a capo del Provveditorato alle opere pubbliche del Nordest - Siamo in una fase sperimentale, nella quale si alza quando c'è una previsione di 130 centimetri: l'allerta viene data 48 ore prima, per permettere non solo di emettere le ordinanze per la navigazione ma anche per convocare le squadre operative".
"Nonostante a Venezia si parli di 'strucare el boton' (pigiare il bottone) - ha aggiunto - in realtà l'operazione nasce con molto anticipo e va preparata. Fino a questa mattina le previsioni non arrivavano a 130, e quando sono cambiate si era fuori tempo massimo. Si prevede che possano esserci margini di errore, ma non così ravvicinato". Zincone si augura due cose: "La prima è che il vento, cioè l'elemento più imponderabile e fantasioso del mondo meteoreologico, spinga le acque fuori della laguna e faccia quello che oggi noi non siamo stati in grado di fare. La seconda è che si riesca a fare tesoro anche di questa esperienza per aggiornare le procedure in modo da adattarle anche a situazioni come questa, di improvviso peggioramento".