Piemonte in lockdown, Dpcm in vigore da giovedì 5 novembre: TUTTE LE MISURE PER CHI CI VIVE
Da giovedì 5 novembre il Piemonte ripiomba nel lockdown fino al 3 dicembre. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il decreto che prevede l'applicazione di ulteriori pesanti restrizioni. A convincere il governo della necessità di chiudere la regione sono stati gli ultimi pesantissimi dati su contagi e ricoveri e i dati sull'indice di contagio Rt che è il primo d'Italia, con un coefficiente di 2,16.
Piemonte lockdown: servirà l'autocertificazione?
Sarà necessaria l'autocertificazione per spostarsi da casa per dimostrare che l'uscita è dovuta a ragioni di lavoro, di salute o di urgenze indifferibili, tra cui rientra anche l'accompagnare i propri figli a scuola dove questa è ancora aperta) e sarà vietato, sempre fatta eccezione per i medesimi casi, lo spostamento fuori dai confini comunali.“
Lockdown Piemonte: la mobilità
Sui trasporti pubblici il tasso massimo di accesso sarà pari al 50% della capienza e dalle 22 alle 5 è previsto il coprifuoco a livello nazionale.
Piemonte nuovo Dpcm: BAR e RISTORANTI
E' prevista da giovedì 5 novembre la chiusura di bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, anche se potranno lavorare per il servizio da asporto (con divieto assoluto di consumazione nelle vicinanze del locale) fino alle 22 e la consegna a domicilio. Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.
Piemonte Dpcm: NEGOZI e SERVIZI
Chiusi tutti i negozi ritenuti non essenziali a eccezione delle attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie. Chiusi anche gli estetisti, ma non parrucchieri e barbieri.“
La didattica in presenza verrà garantita esclusivamente per i bambini fino alla prima media. Dalla seconda, invece, sarà obbligatoria la didattica a distanza al 100%, con l'eccezione dei laboratori, che dovrebbero essere garantiti in presenza.
Sospesi gli sport individuali e di contatto (comprese le gare, con l'eccezione dei professionisti), e rimangono chiuse palestre, piscine, centri benessere, centri termali e impianti sciistici. L'attività motoria è consentita solo in forma individuale, in prossimità della propria abitazione e con l'obbligo di mascherina. Passaggio più criptico quello che dice che è consentita l'attività sportiva all'aperto in forma individuale.
Cirio: "Misure immediate per le attività colpite"
“Se si chiedono ulteriori sacrifici al mondo delle imprese - dice il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio - pretendiamo che siano condizionati all’attuazione di queste misure immediate da parte del governo. Chiedo, innanzitutto, l’esenzione totale dalle tasse per quanto ancora da pagare nel 2020 e per tutto il 2021 per le attività interessate dal nuovo decreto, e che questo venga contestualmente scritto in legge. Considerati i tempi della burocrazia statale, chiedo anche che i ristori abbiano stanziamenti e tempi certi di erogazione. Ho dato la disponibilità come Regione Piemonte a gestire direttamente i fondi messi a disposizione dallo Stato, forte dell’esperienza degli oltre 130 milioni di euro di indennizzi erogati sui conti correnti di oltre 70mila attività piemontesi in meno di un mese, risorse che mi risulta peraltro siano le uniche arrivate nelle tasche delle nostre imprese del commercio. Chiedo, infine, che venga prevista espressamente l’autorizzazione al congedo parentale, sia per i lavoratori dipendenti che per gli autonomi, di cui incredibilmente al momento nel decreto non c’è traccia. Inoltre, in attuazione della possibilità data ai consigli regionali di proporre iniziative di legge nazionali, presenterò domani stesso una proposta di legge che imponga una tassazione straordinaria alle piattaforme internazionali di vendita online per tutta la durata delle nuove misure del governo, prevedendo di destinare la totalità dell’introito ai piccoli esercizi commerciali di vicinato”.“