'Andrà tutto all’asta': il nuovo slogan dei ristoratori in protesta a Milano. Locali vuoti a causa del 'coprifuoco'

Covid, protesta ristoratori a Milano: 'Andrà tutto all’asta'

Da quando è stato annunciato il "coprifuoco" a Milano, i ristoratori sono andati su tutte le furie. Mentre nei primi giorni di lockdown, si vedevano sui balconi delle case striscioni con la scritta "Va tutto bene", ora gli slogan sono decisamente cambiati. "Andrà tutto all’asta” recitano i cartelloni mostrati ieri sera dai ristoratori del Lodigiano sotto il palazzo della giunta regionale lombarda, in segno di protesta.

Un altro striscione invece recitava: “Codogno non ci sta più”. “Come ristoratori e baristi della prima zona rossa - hanno spiegato sui social - ci siamo radunati sotto il Palazzo della Regione per far sentire la nostra voce dopo mesi di sofferenza. Codogno, Casalpusterlengo e tutta la ‘zona rossa’ hanno già subito troppe restrizioni e limitazioni che hanno provocato danni economici notevoli, che con questo secondo lockdown vogliono dire, per molte attività, la chiusura definitiva. Chiediamo solo di poter lavorare, impegnandoci a garantire la sicurezza per tutti i nostri clienti e per tutti i nostri dipendenti”.

Covid, prima sera da ‘coprifuoco’ per Milano: locali quasi vuoti

Tutti i ristoratori speravano di potersi rimboccare le maniche dopo le chiusure dei mesi di lockdown, cercando di recuperare tutto ciò che è stato perso, ma il coprifuoco potrebbe metterli di nuovo in ginocchio. C'è qualcosa di diverso però rispetto alla chiusura di marzo: la consapevolezza. “Ora sappiamo a cosa andiamo incontro - ha spiegato una coppia che passeggia sul Naviglio Pavese, l’unica nel raggio di centinaia di metri - ma siamo anche più disillusi”.

La fotografia di Milano durante le prime sere di ‘coprifuoco’ è davvero triste: la città appare semideserta.

Sono pochissime le persone in giro. In via Vigevano i locali sono quasi vuoti: “Sono le 10, ancora mezz’ora e poi torniamo a casa”, hanno detto due ragazze giovanissime, sedute ad un tavolo all’esterno, come riporta l'Agi. Due pattuglie di polizia locale sbarrano l’imbocco dei due canali milanesi, nel punto in cui si immettono nella Darsena. Come stabilisce l’ordinanza regionale, a doppia firma del presidente Attilio Fontana e del ministro della Salute, Roberto Speranza, il coprifuoco sarà dalle 23 alle 5.