Cina, un caso di peste bubbonica: ecco cos'è e come si trasmette
Peste bubbonica, un caso in Cina: Yunnan in stato di emergenza livello 4
Quello epidemico sembra essere diventato ormai un incubo persecutorio. Cina, un bambino di tre anni infettato da peste bubbonica nella contea di Menghai, Yunnan. Giorni prima erano state trovate dalle autorità le carcasse di tre ratti morti, dai quali è probabile che il bambino abbia contratto il batterio. L'intera zona è in stato di emergenza 4.
E' stato a causa del ritrovamento di ratti morti che il governo cinese ha ordinato un programma di screening su tutto il territorio nazionale. Tuttavia, nonostante l'allerta, non sembrano esserci nuovi contagi sul territorio.
Ma cos'è la peste bubbonica? e soprattutto, come si trasmette?
La peste bubbonica, altrimenti nota come "peste nera", è una malattia batterica ( yersina pestis ) veicolata per via animale tramite la puntura di una pulce da roditore a uomo. Non è il primo caso riscontrato negli ultimi mesi, a luglio un ragazzo di 15 anni è morto di peste bunnonica causando un'epidemia con 22 casi segnalati di cui 6 confermati.
Sono essenzialmente tre le tipologie di peste: polmonare, setticemica e bubbonica. Quest'ultima prende il nome dai bubboni infetti che si manifestano sulla pelle. Secondo studi moderni la peste nera uccise almeno un terzo della popolazione del continente, provocando verosimilmente quasi 20 milioni di vittime. La grande epidemia continuò a flagellare la popolazione europea, seppur con minor intensità, a cadenza quasi costante nei secoli successivi.
Tra il 2010-2015 si sono registrati 3.248 casi di contagio e 584 morti nel mondo, mentre tra il primo agosto e il 17 novembre del 2017 sono stati registrati 2.267 contagi e 195 vittime.
Oggi, la malattia è trattabile con una cura antibiotica ma risulta essere fatale nel 30-60% delle volte.
Sul sito ufficiale dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie americani è presente una lista di raccomandazioni per la prevenzione della peste. Tra queste, la disinfezione delle superfici potenzialmente contaminate, il trattamento con antibiotici per sette giorni anche alle persone che potenzialmente sono entrate a contatto con il malato, la cura per l’igiene degli animali domestici e la consultazione di specialisti in caso di manifestazioni di sintomi associati alla malattia. Negli Stati Uniti in media si contato sette contagi l’anno, soprattutto nelle aeree rurali e più di confine del Paese.