Chili di droga dentro pacchi regalo dalla Spagna a Palermo: 9 misure cautelari

Gli investigatori: "Gli organizzatori del traffico illecito spedivano la droga dalla Penisola Iberica dentro pacchi regalo destinati a nominativi di fantasia".

Chili di droga arrivavano dalla Spagna a Palermo dentro pacchi regalo. E' quanto emerso dalle indagini investigative dei finanzieri del Gico del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Palermo. Su delega della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo siciliano, la finanza ha emesso 9 misure cautelari. L'accusa per gli indagati è di organizzazione e traffico di sostanze stupefacenti, aggravati dalla transnazionalità delle condotte.

Come hanno spiegato gli investigatori, "gli organizzatori del traffico illecito si recavano personalmente nella Penisola iberica. Da qui spedivano la droga dentro pacchi regalo affidati a corrieri internazionali e destinati a nominativi di fantasia localizzati nel centro cittadino". Uno degli indagati, che lavorava come autista per una società di spedizioni di Palermo all'oscuro del commercio, si occupava poi delle consegne.

L’operazione 'Chorus Pacco regalo', condotta dai specialisti antidroga del Gico del Nucleo di polizia economico-finanziaria delle Fiamme gialle di Palermo, ha permesso di ricostruire spedizioni illecite per oltre 180 chili di droga, sopratutto hashish, per un valore di mercato di circa 2 milioni di euro.

Investigatori: "Assoluta sproporzione tra i beni nella disponibilità degli indagati e la loro capacità economica"

Gli accertamenti, condotti con l'applicativo 'Molecola' attraverso l'esame e l'unione delle informazioni presenti nelle diverse banche dati in uso alla Guardia di finanza, hanno dimostrato "l’assoluta sproporzione tra i beni nella disponibilità degli indagati e la loro capacità economica": gli indagati e le rispettive famiglie a fronte di redditi per circa 430.000 euro avevano sostenuto, negli ultimi dieci anni, spese e acquisti per oltre 1,2 milioni di euro.

La Dda ha emesso un provvedimento ablativo d’urgenza, in corso di esecuzione, che ha consentito di sottoporre a sequestro conti correnti, veicoli e imprese per un valore complessivo stimato di circa 500.000 euro.