Lecce, omicidio arbitro De Santis: il vicino di casa ha visto 'solo ombre'

Omicidio Lecce ultime notizie: le testimonianze dei vicini di casa

I carabinieri che indagano sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Lecce hanno ascoltato la testimonianza di un uomo di 89 anni. Si tratta del vicino di casa di Daniele De Santis e della sua fidanzata Eleonora Manta, avrebbe visto 'solo ombre'. E' quanto trapela dalle indagini sul duplice omicidio dell'arbitro e della sua compagna di lunedì scorso che ha scosso l'intera comunità salentina.

Omicidio Lecce: arbitro De Santis e fidanzata uccisi a coltellate

La moglie 84enne ha sentito il frastuono proveniente dal pianerottolo al secondo piano causato dalla colluttazioni tra assassino e vittime. La donna ha immediatamente avvertito il marito, un ex ufficiale dell'Aeronautica militare italiana che ha prestato servizio come istruttore di volo nella scuola per piloti dell'aeroporto di Galatina (Lecce), sede del 61° Stormo. L'uomo, che soffre di sordità e di cataretta, stava guardando la televisione. Aperta la porta di casa, l'anziano avrebbe visto solo qualche ombra indistinta o poco più.


Omicidio arbitro De Santis: le novità dalle indagini

Daniele De Santis, 33enne leccese, arbitro di Lega Pro con buone prospettive di carriera, è stato trovato riverso in una pozza di sangue. Eleonora Manta, 30enne, originaria di Seclì (Lecce), giaceva per terra poco distante, anche lei esanime, trafitta da decine di fendenti. Una scena terribile che i carabinieri del reparto Investigazioni scientifiche hanno documentato con foto e rilievi tecnici che ora fanno parte del fascicolo d'indagine aperto dal sostituto procuratore Maria Consolata Moschettini. Sembra che i rumori della colluttazione siano stati uditi anche al primo piano, dove abita un inquilino di nome Andrea, il quale si sarebbe lamentato a voce alta per il frastuono, a quanto pare, credendo che fosse in corso una festa. Posto che sia attendibile la ricostruzione circolata nei giorni scorsi secondo cui Eleonora avrebbe pronunciato il nome "Andrea" prima di spirare, non è escluso che lo abbia fatto per chiedere aiuto proprio all'inquilino del piano di sotto. Nessuno, quindi, all'interno della palazzina, malgrado i forti rumori, avrebbe visto nitidamente l'assassino, poi dileguatosi nel buio della sera. Non vi sono, inoltre, smentite da parte degli organi inquirenti circa l'indiscrezione secondo cui l'omicida avrebbe perduto per strada un foglio contenente annotazioni sul percorso da compiere per raggiungere il palazzo di via Montello e per poi allontanarsene senza dare troppo nell'occhio e, soprattutto, senza entrare nel campo visivo dalle telecamere. 

Duplice omicidio Lecce: al setaccio i pc delle vittime e i loro smartphone

Non si arrestano le indagini dei carabinieri per rintracciare l'assassino di Daniele De Santis ed Eleonora Manta, i due giovani rispettivamente di 33 e 30 anni, uccisi a Lecce lunedì sera. Gli inquirenti hanno proceduto al sequestro dei due pc portatili della coppia e su di essi, sui loro smartphone e sul computer utilizzato da Eleonora Manta nel suo ufficio presso la sede Inps di Brindisi, dove lavorava come funzionario da poco più di un anno, concentreranno l'attenzione. Verranno messi al setaccio anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza e le celle telefoniche della zona di via Montello, dove si trova il condominio in cui la coppia abitava. 

L'omicidio di Daniele De Santis, amministratore di condomini ed arbitro di Lega Pro e di Eleonora Manta ha generato sgomento in tutta la città, soprattutto nel quartiere dove è avvenuto il fatto di sangue.

Duplice omicidio Lecce, l'autopsia evidenzia l'efferatezza del crimine

L'autopsia eseguita dal medico legale Roberto Vaglio sui corpi dei due giovani ha evidenziato l'efferatezza dell'omicidio. Realizzata in due diverse fasi, tra mercoledì scorso e ieri, l'autopsia ha rivelato che le oltre sessanta coltellate con cui sono state inflitti i due giovani sarebbero compatibili con la lama di un pugnale da sub o di un coltello da macellaio. Il riserbo sulle indagini da parte della procura della Repubblica di Lecce continua ad essere massimo: dalla sera dell'omicidio non è stata rilasciata nessuna dichiarazione e non è trapelata nessuna informazione.