Cina, fuga di batteri da un laboratorio: tremila persone affette da brucellosi
Cina: dopo una fuga di batteri da un laboratorio biofarmaceutico, 3.245 persone positive alla brucellosi
Cina, allarme brucellosi: 3.245 persone positive
Migliaia di persone sarebbero positive alla brucellosi in seguito ad una fuga di batteri da un'azienda biofarmaceutica cinese avvenuta lo scorso anno. Lo riferisce la Cnn. Gli infetti sarebbero 3.245. La Commissione Sanitaria di Lanzhou, capoluogo della provincia di Gansu, ha testato 21.847 persone su 2,9 milioni di abitanti e ha confermato circa 3.000 casi di positività alla patologia, spesso legata al contatto con bestiame portatore del batterio.
La brucellosi, anche nota come febbre mediterranea o febbre di Malta, può causare diversi sintomi: mal di testa, dolori muscolari, febbre e affaticamento. Alcuni sintomi, secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti, come il rigonfiamento di alcuni organi o l'artrite, possono diventare addirittura cronici e non sparire mai.
Tuttavia, bisogna sottolineare che la trasmissione da uomo a uomo risulta estremamente rara. Il contagio avviene prevalentemente mangiando cibo contaminato oppure stando a stretto contatto con i batteri, come sembra essere accaduto intorno all'impianto biofarmaceutico di Lanzhou. Tra le possibili cause della fuga di batteri pare che possa esserci il fatto che il laboratorio di Zhongmu, tra la fine di luglio e la fine di agosto dello scorso anno, abbia usato disinfettanti scaduti durante la produzione di vaccini contro la Brucellosi, permettendo così ai batteri di entrare nei gas di scarico e infettare le persone nelle vicinanze.
Il gas di scarico contaminato ha formato esalazioni contenti batteri e, una volta fuoriuscito nell'aria, ha raggiunto l'Istituto di ricerca veterinaria poco lontano in cui l'epidemia ha colpito alcuni animali presenti. E' stato infatti il personale dell'istituto a segnalare le infezioni a novembre quando il processo epidemiologico era ormai avviato. Infatti, alla fine di dicembre almeno 181 membri del personale dell'Istituto erano state infettate da brucellosi. Altri pazienti infetti, come si apprende dall'agenzia stampa statale cinese Xinhua, erano studenti e docenti dell'Università di Lanzhou. L'epidemia si è diffusa ulteriormente arrivando fino alla provincia di Heilongjiang.
Nei mesi successivi è stata avviata un'indagine in seguito alla quale la struttura biofarmaceutica ha subito la revoca delle licenze di produzione di vaccini e il ritiro dei numeri di approvazione del prodotto per i vaccini contro la brucellosi. La fabbrica ha rilasciato una dichiarazione a febbraio in cui oltre a scusarsi pubblicamente, ha anche affermato di aver punito severamente le otto persone ritenute responsabili dell'accaduto.