App immuni, solo 5 mln di download. Task force italiana: 'Scaricatela'
Sono solo 5 milioni gli italiani che hanno scaricato l'app immuni sul proprio telefono. Stefano Denicolai: "E' fondamentale che tutti gli italiani la scarichino prima possibile".
Solo il 13% della popolazione italiana ha scaricato l'app immuni sul proprio telefono. I download, che inizialmente erano 500 mila in un giorno, si sono arrestati.
La task force istituita dal ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano per l’utilizzo dei dati contro l’emergenza Covid-19 ha invitato tutti gli italiani a scaricare l'app. Secondo quanto dichiarato all'Adnkronos dal professor Stefano Denicolai, professore di 'Innovation and Management' nel Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Pavia e membro della task force italiana, l'app "è uno strumento di prevenzione, non di 'reazione': quindi è fondamentale che tutti gli italiani la scarichino prima possibile, per salvare vite ed evitare nuovi lockdown. Nel frattempo, la diffusione procede a ‘macchia di leopardo’: se a livello nazionale siamo al 13%, ci sono contesti a percentuale ben più elevata, come nei casi di monitoraggio sperimentale fra gli studenti di Università di Pavia o nell’Isola di Capri".
L'app immuni ha permesso di bloccare quattro potenziali focolai: dal 1 giugno 105 sono stati i positivi che hanno caricato le loro chiavi nel backend dell'app; dal 13 luglio sono state inviate ben 809 notifiche registrate poi dall'app. Al fine di incoraggiare gli italiani a scaricare l'app, dal 1 giugno è stata promossa una campagna di comunicazione: spot sono passati su tutte le principali reti televisive, sui giornali cartacei e online, in radio e sul web. L'ultimo con protagonista Flavio Insinna ha portato un aumento dei download. Nonostante da agosto Immuni abbia anche una pagina su Twitter, Facebook e Instagram, non sembra comunque abbastanza.
Il ministro Roberto Speranza ha da poco annunciato che il ministero della Salute sta lavorando ad una nuova campagna. Anche Lucia Azzolina, il ministro dell'Istruzione, ha raccomandato il download dell'app per tutti gli studenti che a settembre ritorneranno a scuola. Il Comitato tecnico scientifico considera l'app, insieme ai test di laboratorio, uno dei "punti chiave della strategia complessiva di prevenzione e monitoraggio nel mondo della scuola". Per questo il Cts ha consigliato di scaricare Immuni a tutti gli studenti sopra i 14 anni, di tutto il personale scolastico docente e non docente, di tutti i genitori degli alunni.
L'app immuni è stata accolta anche dal Garante della Privacy. L'app infatti non raccoglie dati che permettono di risalire all’identità di chi la usa, non è in grado di ottenere dati sensibili come nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono o indirizzo e-mail. Inoltre, Immuni sfrutta la tecnologia Bluetooth Low Energy e non utilizza dati di geolocalizzazione di alcun genere, inclusi quelli del Gps.