Consigliere Trento choc: 'Ho chiesto bonus. Con gettoni presenza non sarei arrivato a fine mese'

Dopo l'autodenuncia fatta dalla consigliera comunale di Milano, Anita Pirovano, che ha confessato di aver chiesto il bonus previsto durante il lockdown per le partite iva e gli autonomi in difficoltà, spunta un altro consigliere. Mentre inizialmente la ricerca dei "furbetti del bonus" era limitata a 5 deputati, ora sono sempre più insistenti le voci secondo cui i "furbetti di Montecitorio" sarebbero molti di più. La Repubblica parla di circa 2000 persone coinvolte, tra assessori regionali, consiglieri regionali e comunali, governatori e sindaci.

Consigliere Trento: 'Ho chiesto bonus, non sarei arrivato a fine mese'

La consigliera comunale di Milano ha giustificato la richiesta del bonus Inps spiegando di non riuscire a vivere di sola politica. Il consigliere comunale di Trento, Jacopo Zannini, concorda con la collega e fa un'affermazione ancora più scioccante.

'Anche io non vivo di sola politica - ha sottolineato il consigliere dopo aver confessato di aver chiesto il bonus - pago l'affitto ogni mese e per marzo e aprile sono rimasto senza lavoro e ho chiesto come te i 600 euro visto che con i gettoni di presenza non sarei arrivato a fine mese…ed è giusto rivendicarlo".

I commenti al post sono tantissimi e l'opinione pubblica si divide. Da un lato c'è chi attacca ferocemente, dall'altro chi cerca di fare una distinzioni fra le varie situazioni dei richiedenti. "Jacopo - scrive un utente - è diversa la tua situazione da quanto credo di aver capito". Zannini risponde: "Certo molto diversa ma lo dico per evitare di fare demagogia".