Zanardi non è più in pericolo di vita. Il figlio: 'Mio padre ce la farà'
"Papà ce la farà, sono sicuro. Ce la farà anche questa volta. E un giorno ne parleremo. La racconterà a me e la racconterà anche ai miei figli. Sono fiducioso e lo è anche la mamma". Così il figlio di Alex Zanardi, Niccolò, in un'intervista al Corriere della Sera, parlando del padre trasferito ieri al centro di riabilitazione 'Villa Beretta'.
Alex Zanardi "non è più in pericolo di vita - fa sapere il ragazzo - ed è già molto, ma ha davanti a sé un percorso ancora lunghissimo, e lo sappiamo, siamo preparati. Siamo anche contenti perché il suo recupero è stato molto più veloce di quanto ci aspettassimo. Ma non bisognerebbe sorprendersi: questo è papà. È incredibile l’energia di quell’uomo, ha una forza straordinaria". "Gli parliamo, certo. Ora che non è più sedato si può. Prima era proprio controindicato. I medici ci spiegavano che stimoli esterni avrebbero interferito con la sedazione. Adesso invece ci dividiamo i compiti - spiega - noi diamo gli stimoli affettivi, i medici quelli neurologici".
"Il problema della vista è il meno per adesso - aggiunge parlando di un rischio prospettato dai medici - quel che conta è sapere se potremo di nuovo riuscire a comunicare con lui. Abbiamo una lunghissima strada davanti, ma finalmente è una strada in discesa".
Durante l'intervista Nicolò ha parlato anche dell'affetto che tutta l'Italia prova per Zanardi e per la vicinanza che tutti stanno mostrando alla famiglia. "Sì, lo abbiamo visto e sentito. Ogni mio post su Instagram diventa virale. C’è tantissimo affetto attorno a noi e attorno a lui. In questo periodo mi è capitato di riflettere su quanto siamo fortunati per questo - ha affermato - ma non oso a pensare a chi si trova magari in una situazione altrettanto dura e difficile, ma deve affrontarla da solo".
Ieri Alex Zanardi è stato trasferito a Villa Beretta, presidio di riablilitazione dell'ospedale Valduce, un centro specializzato in provincia di Lecco dove potrà seguire le cure che potrebbero permettergli di recuperare i gravi danni a livello neurologico riportati in seguito all'incidente avvenuto il 19 giugno scorso quando, a bordo della sua handbike, si è scontrato con un tir.