Ue riapre le frontiere, ma non agli Usa. In Italia resta la quarantena. Lista Paesi ammessi
L'Ue riapre le frontiere, ma non a tutti i Paesi del mondo. Nella lista dei 15 Paesi che possono varcare i confini non ci sono gli Usa. La decisione è stata presa sulla base dell'andamento epidemiologico, al fine di evitare una seconda ondata di contagi. Sono infatti esclusi dalla lista quei Paesi in cui il bilancio è ancora pesante e il virus circola velocemente. Negli Stati Uniti la situazione è ancora drammatica e la diffusione del virus non sembra rallentare. Negli ultimi giorni sono anzi stati registrati dei record di casi giornalieri. Sono esclusi, fra gli altri, anche Russia e Brasile. Ammessa invece la Cina.
L'elenco dei Paesi stabilito a Bruxelles sarà aggiornato ogni due settimane, sempre sulla base dell'andamento dell'epidemia.
L'Italia continua a prestare attenzione e resta in vigore la quarantena prevista per gli arrivi extra Schengen. Lo ha reso noto il ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha spiegato: "La situazione a livello globale resta molto complessa. Dobbiamo evitare che vengano vanificati i sacrifici degli italiani negli ultimi mesi".
La misura si applica anche ai cittadini dei 14 Paesi individuati dall'Ue nella "lista verde", da e per i quali ci si può muovere liberamente da domani, come riportato nell'Ordinanza firmata da Speranza.
Ue riapre le frontiere: la lista dei Paesi ammessi
Nell'elenco degli ammessi figurano l 'Algeria, l'Australia, il Canada, la Georgia, il Giappone, il Montenegro, il Marocco, la Nuova Zelanda, il Ruanda, la Serbia, la Corea del sud, la Tailandia, la Tunisia e l'Uruguay. Si tratta di Paesi che al momento non destano particolari preoccupazioni quanto alla diffusione del contagio. Nella lista è presente anche la Cina, ma a condizione della reciprocità, dunque a condizione che ammetta sul suo suolo i viaggiatori provenienti dall'Ue. Nell'elenco compare anche il Regno Unito, considerato Europa, almeno fino alla fine del periodo di transizione sulla Brexit. Sono invece esclusi, oltre a Usa, Brasile e Russia, l'India e Israele.