Zaia sul decreto Rilancio: 'Se non lo modificano lo porto in tribunale'
Zaia: 'Se non modificano decreto Rilancio, lo farò modificare da un tribunale'
"Hanno fatto un decreto, è diventato legge, e poi per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana, con un comunicato, pubblicato in Gazzetta lo correggono. Se non lo modificano d'ufficio io lo farò modificare a un tribunale perché io questo decreto lo impugno". Così il governatore del Veneto Luca Zaia a 24 Mattino su Radio 24. "In questo decreto il Veneto è sparito come zona rossa - spiega il governatore - noi abbiamo avuto 1.820 morti, quasi 4.500 ricoverati e siamo stati martoriati, non esiste che il Veneto sia fuori dalle zone rosse. Scommettiamo che risolvono il problema prima che arriviamo in tribunale?".
Zaia: 'Riforma dello Stato in senso federalista'
"L'Italia - afferma Zaia - resta l'ufficio complicazioni affari semplici. Bisogna ridurre le catene decisionali e decidere una volta per tutte di uscire dal medioevo dato dal centralismo e passare al nuovo rinascimento che è dato da un Paese moderno con il federalismo e l'autonomia che non è sottrazione di potere come la vedono a Roma, ma assunzione di responsabilità da parte dei territori e con il coronavirus lo abbiamo dimostrato". "Questo Paese - sottolinea ancora il governatore - con le potenzialità che ha può imboccare un nuovo corso passando a una totale riforma dello Stato in senso federalista".
Zaia si è poi mostrato solidale con Fontana, il governatore della Regione Lombardia: "C'è un attacco da parte di qualcuno che vede l'autonomia come una riduzione di potere, una visione che non ha nessun futuro. Non c'è un problema di attacco al nord, c'è un problema di qualcuno che non ha capito in che epoca sta vivendo. Solidarizzo assolutamente con la Lombardia, lo dico da una Regione che ha titolo di parlare di coronavirus". "La Lombardia ha avuto un'ondata di contagio da paura - ha esclamato Zaia - fare polemica sui morti e sulle disgrazie delle persone è sempre squallido".