Coronavirus, Arcuri: 'Fissiamo un prezzo massimo di vendita delle mascherine. Ne produrremo 25 milioni al giorno'
Coronavirus, Arcuri: 'Fisseremo un prezzo massimo di vendita delle mascherine'
"Nelle prossime ore con un'azione che abbiamo concordato stanotte con il governo - ha spiegato il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri durante un punto stampa - fisseremo il prezzo massimo al quale le mascherine potranno essere vendute. Lo faremo sia con riferimento al prezzo che all'aliquota fiscale connessa allo stesso". "Siamo pronti a distribuire tutte le mascherine che serviranno per la fase due" ha aggiunto il Commissario, spiegando che in poco tempo, l'Italia sarà in grado di produrre 25 milioni di mascherine al giorno.
"Un grande paese - ha proseguito - non può dipendere per sempre dalle importazioni e dagli orari a cui atterrano i cargo, non può dipendere dalle guerre commerciali né da speculatori senza scrupoli". "Siamo abbastanza per riuscire a cavarcela da soli, non con un incantesimo ma semplicemente organizzandoci. Fino a ieri sera sono state distribuite 138 milioni di mascherine" ha fatto sapere, precisando che le "Regioni hanno 47 milioni di mascherine nei depositi".
Coronavirus, Arcuri: 'Presto saremo in grado di produrre 25 milioni di mascherine al giorno'
"Abbiamo sottoscritto un accordo con due grandi imprese italiane - ha annunciato Arcuri - che stanno producendo 51 macchinari che serviranno a produrre mascherine nel nostro Paese e che produrranno da 400mila a 800mila mascherine al giorno". Il Commissario ha aggiunto che presto verranno prodotti "25 milioni di mascherine al giorno".
''In questi 38 giorni - ha spiegato ancora Arcuri - abbiamo cominciato con Cura Italia, ieri sera erano 106 le imprese che hanno ricevuto l'approvazione al loro programma di investimento. Le prime 5 hanno sottoscritto con i nostri uffici un contratto e ci stanno rifornendo delle loro mascherine. Trenta giorni fa tutto ciò non esisteva e senza dover richiamare uno straordinario artista napoletano 'non mi debbo scusare per il ritardo perché 30 giorni sono un tempo straordinario che soltanto un grande paese riesce a impiegare per raggiungere questo obiettivo".
Coronavirus, Arcuri: 'Dispositivi di protezione gratuiti per...'
"Continueremo a distribuire a titolo gratuito - ha dichiarato Arcuri - i dispositivi di protezione individuale al sistema sanitario, alla pubblica amministrazione, ai trasporti pubblici e alle forze dell'ordine e a tutte le componenti del sistema pubblico che ricominceranno a vivere dal 4 maggio". "Abbiamo inoltre deciso - ha aggiunto - di distribuire a partire da quella data i dpi anche alle Rsa siano esse pubbliche, poche, siano esse private, molte. Lo troviamo un gesto necessario di solidarietà di vicinanza e di sostegno a dei luoghi che sono sempre più l'epicentro di questa grave crisi". Insomma lo "Stato c'è e lavora per garantire il diritto alla salute'".