‘Il Coronavirus circola da settembre, non è partito da Wuhan’: lo studio
‘Il Coronavirus circola da settembre, non è partito da Wuhan’: lo studio
Da quando è scoppiata l’epidemia, poi trasformatasi in pandemia, sono circolate moltissime fake news. Una notizia sembrava però essere certa, che il virus fosse partito dalla città di Wuhan. Tuttavia un recente studio condotto nell’Università di Cambridge ha confutato questa tesi mettendo sul tavolo dati completamente diversi. Il Coronavirus non solo non sarebbe partito da Wuhan, ma avrebbe inoltre iniziato a circolare molto prima di quanto pensassimo, a settembre.
‘Il Coronavirus circola da settembre e non è partito da Wuhan’
Lo studio dell’Università di Cambridge è stato pubblicato dalla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), ma non è ancora stato rivisto dalla comunità scientifica. Secondo gli esperti del team il Coronavirus sarebbe partito non da Wuhan, ma “probabilmente da qualche località nel sud della Cina”. Il virus avrebbe inoltre iniziato a circolare già a metà settembre, diffondendosi poi nel mondo.
“Il virus potrebbe essere mutato nella sua forma finale 'in grado infettare l'uomo' già mesi fa – ha spiegato professor Peter Forster, genetista dell'Università di Cambridge - ma essere rimasto all'interno di pipistrelli o altri animali oppure persino uomini per diversi mesi senza infettare altri individui. A quel punto ha cominciato a contaminare e a diffondersi tra gli uomini tra il 13 settembre e il 7 dicembre, generando una rete che presentiamo su Proceedings of the National Academy of Sciences”. “Se devo fornire a tutti i costi una risposta – ha proseguito Forster - direi che la prima diffusione del virus è originata più verosimilmente nel sud della Cina che a Wuhan, ma le prove possono arrivare soltanto dall'analisi di ulteriori pipistrelli, possibilmente altri potenziali ospiti animali, e da campioni di tessuto preservati conservati negli ospedali cinesi tra settembre e dicembre. Questo tipo di progetto di ricerca aiuterebbe a comprendere come sia avvenuta la trasmissione, e aiutare a prevenire eventi simili in futuro”.
Altri esperti hanno sollevato dubbi sulle conclusioni a cui è giunto lo studio. Questo soprattutto perchè la ricerca condotta a Cambridge si sarebbe basata solo su 160 ceppi isolati dopo dicembre. L’analisi dovrebbe basarsi su un numero maggiore di casi per poter risalire con certezza all’origine dell’epidemia.