Coronavirus, Locatelli: ‘6 studi su nuovi farmaci, anche a domicilio’

Coronavirus, Locatelli: ‘Attivati 6 studi su nuovi farmaci’

“Sono stati attivati già sei studi clinici e altri due hanno avuto il parere favorevole dell'Aifa e tra poco verranno ulteriormente attivati” ha annunciato Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, nella conferenza stampa odierna con la Protezione Civile. “Tra questi sottolineo due studi. Il primo promosso dall'Oms per testare diversi approcci di terapia farmacologica per prevenire la replicazione virale” ha aggiunto. “Uno studio a multibraccia, che arruolerà un numero di pazienti molto alto e ci consentirà di avere risposte solide e robuste sull'efficacia delle strategie. L'altro è uno studio controllato che andrà a investire i pazienti gestiti a domicilio. Questo dà un'idea precisa di quanto è efficiente il sistema italiano in termini di attivazioni di studi anche a livello domiciliare”.

Coronavirus, Locatelli: ‘Il ritorno alla normalità sarà graduale’

“Il ritorno alla normalità sarà un processo graduale” ha aggiunto Locatelli nel punto stampa. “Ma l'obiettivo adesso è riuscire a contenere la situazione e prevenire il verificarsi di ulteriori focolai epidemici e di ripristinare il più possibile un normale stile di vita”.

Coronavirus, Burioni: ‘Cominciamo a pensare al futuro’

“Senza passi affrettati dobbiamo cominciare a pensare al futuro” ha scritto il virologo Roberto Burioni su twitter. “La scienza può dire che servono mascherine, test a tappeto, tracciamento dei contatti e cercare nuove cure. Farci trovare preparati alla ripresa spetta però alla politica e non alla scienza”.

Coronavirus, Sileri: 'Picco fra 7-10 giorni'

"In queste ore, in cui viviamo un’altalena di speranza ed estrema lucidità per restare fedeli ai dati epidemiologici sull’andamento della diffusione del Coronavirus la curva dei contagi cresce ma si mostra più lineare, regolare” ha scritto Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, sul Blog delle Stelle. “Questo vuol dire che, con i numeri a disposizione e le elaborazioni di virologi ed epidemiologi, possiamo aspettarci il raggiungimento del picco nel giro di 7-10 giorni e, ragionevolmente, la diminuzione del contagio. Perché è importante parlare del raggiungimento del picco: perché i dati ci mostrano che i nuovi casi hanno smesso di crescere e i numeri dei positivi che vediamo, comunque elevati, sono da mettere in relazione al maggior numero di test fatti in questi giorni”.

Coronavirus, Brusaferro: ‘Numeri in calo’

“Assistiamo a un appiattimento della curva, non ci sono ancora segnali di discesa ma va meglio” ha affermato il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, in un’intervista a La Repubblica. “Le importanti misure che sono state adottate stanno mostrando i loro effetti”.